Da trent’anni punto di riferimento per tutti gli appassionati delle due ruote

di qualsiasi specialità: dall’Enduro al Trial, dal Motocross e Minicross al Turismo fino ad arrivare alla Velocità ed al Supermotard, in ciascuna delle quali vanta piloti che da anni gareggiano nei vari campionati riscuotendo ottimi risultati, svolge attività promozionale in vari ambiti tramite la partecipazione a manifestazioni di tutti i livelli, grazie all’appoggio da parte dei circa 230 soci che ogni anno crescono di numero.

C’ERA UNA VOLTA….

Storia di una società nata quasi per gioco e diventata poi una cosa molto seria….

Eravamo nel 1972 e durante una delle solite discussioni sui motori venni a sapere che una delle strane moto con le gomme simili a quelle dei trattori potevano arrivare a costare mezzo milione. Inorridii e pensai ai mille modi in cui si potevano impiegare tutti quei soldi sempre nell’ambito dello sport.

Da sempre provavo fastidio quando mi sfrecciava accanto uno di quei rumorosi e sgangherati motorini.

Insomma se in quel periodo mi avessero detto che da lì a pochi mesi avrei creato l’Associazione Motociclistica Perla del Tirreno mi sarei messo a ridere. Ancor oggi non so quale sia stata la molla che mi ha spinto in quell’impresa e rinuncio a scoprirla, tanto è bello valutarne gli effetti. Ma andiamo per ordine: nella primavera del 1972 vennero da me alcuni ragazzi che conoscevo per averli visti al Bar Galliano, si chiamavano Riccardo Corso, Galliano Vannozzi, Marco Ventavoli, Pendibene Roberto, Marco Macchiarini. Mi dissero che di lì a pochi giorni avrebbero disputato una gara di regolarità e mi chiesero se ero disposto a seguirli per dare loro un aiuto. La gara si svolgeva in Garfagnana. Subito mi trovai a mio agio in quell’ambiente, le gare di regolarità mi davano senzazioni molto simili a quelle dei rally a me molto cari. Non ricordo né i vincitori né come si piazzarono i ragazzi di Viareggio, ricordo perfettamente che quella gara mi appassionò al tal punto da ricredere su molti pregiudizi che mi ero creato. Così dopo quella esperienza seguii, e con sempre maggiore entusiasmo altre tre o quattro gare.

Verso la fine del 72 i dirigenti del Moto Club Viareggio, società nella quale militavano i ragazzi, mi chiesero di entrare a far parte del loro direttivo e di curare il settore del fuoristrada, i ragazzi da parte loro mi incoraggiavano a tentare di dar vita ad un nuovo moto club: decisi di tentare.

La scelta del nome ci occupò per svariate serate ma alla fine i nostri sforzi furono premiati avevamo trovato il nome: “Associazione Motociclistica Perla del Tirreno”. Fissammo per il giorno 30 Gennaio 1973 l’assemblea costitutiva della Società. Si provvide ad eleggere il primo Consiglio che risultò formato da nove persone, tra cui il Presidente Mario Michelotti. Frattanto la voce che stava sorgendo una Società nuova nel campo motociclistico si era evidentemente sparsa, tanto è vero che un bel mattino chiese di me un ragazzino magro e occhialuto che desiderava correre per la Perla del Tirreno. Era di un paese vicino a La Spezia, quel ragazzo si chiamava Alberto Lavaggi, e forse ancora oggi gli sono affezionato per essere stato il primo ad aver offerto alla Perla la propria fiducia letteralmente cieca. Cosa è stato della Perla del Tirreno dopo il 30 Gennaio lo si sa più o meno tutti; ha subìto una crescita rapidissima, ma non è cambiato il suo aspetto di grande famiglia poliedrica che l’ha sempre contraddistinta sin dalla sua nascita e la famiglia non la si abbandona mai. Dal Numero Unico “Dieci Anni dopo” 1973-1983 Perla del Tirreno, testo di Daniele Papi.

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