10 MODI PER DISTRUGGERE LA PROPRIA ASSOCIAZIONE.

1. Non frequentare la sede.

2. Frequentarla ma solo per criticare e creare malanimi.

3. Rifiutarsi di assumere incarichi.

4. Offendersi per non essere stato prescelto e per non aver ricevuto incarichi.

5. Dopo aver ricevuto un incarico, non partecipare alle riunioni.

6. Oppure, partecipando, non aprire bocca se non dopo la conclusione della seduta per criticare e dire come le cose sarebbero dovute andare.

7. Non collaborare ad alcuna attività dell’Associazione, evitando accuratamente ogni impegno, salvo poi, naturalmente, quando i volenterosi si danno da fare, accusarli di formare una cricca.

8. Opporsi ad ogni nuovo programma e ad ogni iniziativa col pretesto che esse inutilmente graverebbero sul bilancio di ognuno e poi….

9. …se nessuna nuova iniziativa è stata assunta, accusare i dirigenti di mancanza di immaginazione.

10. Informarsi dal sito del moto club solo occasionalmente e poi lagnarsi di non essere tenuto al corrente delle novità e della vita sociale.

 

(Dalla rivista ” Marinai d’Italia” riportiamo questo decalogo che ci sembra abbia un valore universale per il simpatico e indiscutibile contenuto.)

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